Come cavalli che dormono in piedi: Paolo Rumiz

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Аннотация

Nell'agosto del 1914, piu di centomila trentini e giuliani vanno a combattere per l'Impero austroungarico, di cui sono ancora sudditi. Muovono verso il fronte russo quando ancora ci si illude che "prima che le foglie cadano" il conflitto sara finito. Invece non finisce. E quando come un'epidemia si propaga in tutta Europa, il fronte orientale scivola nell'oblio, schiacciato dall'epopea di Verdun e del Piave. Ma soprattutto sembra essere cassato, censurato dal presente e dal centenario della guerra mondiale, come se a quel fronte e a quei soldati fosse negato lo spessore monumentale della memoria. Paolo Rumiz comincia da li, da quella rimozione e da un nonno in montura austroungarica. E da li continua in forma di viaggio verso la Galizia, la terra di Bruno Schulz e Joseph Roth, mitica frontiera dell'Impero austroungarico, oggi compresa fra Polonia e Ucraina. Alla celebrazione Rumiz contrappone l'evocazione di quelle figure ancestrali, in un'omerica discesa nell'Ade, con un rito che consuma libagioni e accende di piccole luci prati e foreste, e attende risposta e respira pieta - la compassione che lega finalmente in una sola voce il silenzio di Redipuglia ai bisbigli dei cimiteri galiziani coperti di mirtilli. L'Europa e li, sembra suggerire l'autore, in quella riconciliazione con i morti che sono i veri vivi, gli unici depositari di senso di un'unione che gia allora poteva nascere e oggi forse non e ancora cominciata.
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Характеристики

Автор
Издательство
ID товара
737375 
ISBN
9788807031045 
Язык
Итальянский 
Страниц
261 (Офсет)
Вес
332 г
Размеры
219x140x18 мм
Тип обложки
Обл. с клапанами 
Иллюстрации
Черно-белые 
Все характеристики
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